Le critiche di Valore Civico per i debiti fuori bilancio
Gestione allegra
Venerdì 20 dicembre 2024, il Consiglio comunale di Pomezia ha accertato, con due distinte delibere, debiti fuori bilancio per oltre 6 milioni di euro. Un vero e proprio macigno che si abbatte sulle casse comunali a danno dei cittadini costretti a sovvenzionare l’ennesima dimostrazione di cattiva gestione dell’ente locale protrattasi per decenni.
Il primo debito. 5 milioni di euro per fatture non pagate tra il 2008 e il 2017.
Primo dei due punti all’ordine del giorno, il riconoscimento dell’enorme debito di oltre 5 milioni di euro derivante dalla sentenza emessa nel 2021 dal Tribunale di Velletri per fatture non pagate tra il 2015 e il 2017 relative alle utenze dell’acquedotto gestito da Acea Ato 2 e per servizi di videosorveglianza (risalenti addirittura al 2008).
La gestione allegra e irresponsabile dell’ente.
Come spiegato in Consiglio comunale dal consigliere Giacomo Castro, in quota Valore Civico, questo debito non è altro che il frutto della gestione del Comune. Già nel 2013 il Comune è stato sull’orlo del dissesto finanziario, con fondi pubblici sottratti alla disponibilità dei cittadini e impegnati per i decenni a venire.
“Ogni anno il Comune di Pomezia sottrae dal proprio bilancio oltre 4 milioni di euro che impegna per il pagamento dei disavanzi del passato” ha dichiarato Castro in aula “Soldi che vanno in fumo. Ora, dopo anni di ristrettezze economiche, arrivano nuovi debiti e nuove condanne. Per le casse del nostro Comune è grave, per i cittadini, chiamati a procrastinare i sacrifici, è inaccettabile”.
I dubbi sul piano di rientro.
La proposta di delibera approvata dalla maggioranza del Sindaco Felici è stata criticata anche dai revisori dei conti che hanno, anzitutto, evidenziato la tardività del riconoscimento di questo maxi debito (la condanna è del 2021), che prevede interessi per circa 500 mila euro, ed hanno avvertito del rischio di ulteriori squilibri di bilancio dovuti all’esaurimento del fondo contenzioso.
“Per questo motivo non ho votato la delibera. Il mio ha voluto essere un segnale sulla gravità della situazione economica del Comune di Pomezia, da affrontare con competenza. La politica ha il dovere morale di prevenire e risolvere le cause di questi disastri”, ha aggiunto Castro invocando l’intervento della Corte dei conti per accertare eventuali responsabilità interne e agire di conseguenza.
Il secondo debito. L’isola ecologica realizzata… su terreni privati.
L’altro punto all’ordine del giorno ha riguardato la realizzazione ad opera del Comune, a dir poco paradossale, dei parcheggi e dell’isola ecologica di Torvajanica su terreni di proprietà privata, con la prevedibile condanna dell’ente al termine di una lunga vicenda giudiziaria e il riconoscimento dell’ulteriore debito a carico delle casse pubbliche per oltre 1 milione di euro.
“Un disastro annunciato”, come l’ha definito il consigliere Castro, “La cronistoria di questa vicenda è emblematica della disorganizzazione e del pressapochismo che hanno caratterizzato la gestione del Comune di Pomezia negli ultimi decenni. Una malagestione riconducibile solo in parte alla politica. Dal 1996, anno in cui per la prima volta è stata erroneamente dichiarata la proprietà pubblica dell’area, si sono susseguiti errori e omissioni, dalla localizzazione del progetto dell’isola ecologica nel 2012, al mancato seguito della proposta di accordo avanzata dalla proprietà privata nel 2015; proposta che avrebbe ridotto di molto i costi a carico dell’ente. Un’emorragia di soldi pubblici che avrebbe potuto essere fermata...”.
Interrogativi inquietanti.
“Come è possibile che nessuno si sia accorto che quell’area non era di proprietà comunale?” si è chiesto Giacomo Castro durante il suo intervento in aula. Conclusione: i cittadini pagano, i responsabili no?
Pronti a denunciare alla Corte dei conti.
“Chi ha sbagliato deve pagare” ha concluso Castro, chiedendo trasparenza e responsabilità. Resta forte, infatti, il dubbio che nessuno verrà chiamato a rispondere per questi disastri, lasciando ancora una volta i cittadini soli a pagare il prezzo delle inefficienze di chi li ha amministrati.
“Annuncio la presentazione di una mia denuncia alla Corte dei conti e chiedo all’amministrazione di dare pieno seguito, senza indugi, alla rotazione dei dirigenti comunali, alcuni dei quali al loro posto da quasi trent’anni”.
Un appello accorato che non può e non deve cadere nel vuoto.
Il team di Valore Civico
Il presidente Alessio Caporaletti ci ha relazionato sulle ultime due riunioni
Commissione controllo e garanzia
La Commissione consiliare Controllo e Garanzia è l’unica commissione consiliare presieduta da un consigliere di minoranza, nel nostro caso il presidente è Alessio Caporaletti del Pd. Nel mese di dicembre Caporaletti ha convocato due volte la commissione.
Ma ecco i due comunicati del Presidente Caporaletti:
La prima convocazione di Lunedì 16 Dicembre scorso, in forma secretata, della commissione consiliare ha riguardato:
“La discussione inerente la richiesta di aspettativa dell’allora dipendente comunale Veronica Felici. In qualità di Presidente mi premeva chiarire alcuni dubbi in merito alla procedura amministrativa adottata nel caso in questione. Proprio per la funzione di controllo e trasparenza, anche in materia di garanzie previste per i casi di contestazione in ordine a questioni concernenti l’ineleggibilità e la incompatibilità con la carica elettiva ricoperta nonché per i casi che comportino decadenza. Per questo avevo fatto delle precise domande alla Segretaria comunale ed alla Dirigente che ha prodotto la determina di aspettativa. Perché, nonostante il ricorso alla prefettura, restavano da sviscerare alcune perplessità riguardo la procedura che è stata adottata nell’iter amministrativo. Dispiace constatare che i dubbi non sono stati chiariti, in quanto la Segretaria non ha potuto presenziare per impegni improrogabili (inviando pec al sottoscritto) e la Dirigente non ha partecipato ai lavori di commissione. Ringrazio tutti i Commissari e i capigruppo presenti per aver animato un dialogo costruttivo. Sarà mia cura mandare copia del verbale al prefetto restando in attesa di suoi sviluppi”.
La seconda convocazione della Commissione è avvenuta il 19 dicembre, aperta al pubblico, ha riguardato:
“Problematiche riguardanti la nuova sede della Scuola Marone in via dei Castelli Romani. Il resoconto della suddetta Commissione Consiliare Controllo e Garanzia offre una panoramica dettagliata sull’andamento e le problematiche legate alla sede provvisoria della scuola media Publio Virgilio Marone in via dei Castelli Romani 2. Emerge chiaramente la complessità della situazione, caratterizzata da una serie di criticità tecniche, burocratiche e operative che necessitano di un monitoraggio costante.
In particolare:
1. Situazione attuale:
• L’immobile non è ancora stato acquisito formalmente dal Comune a causa del mancato completamento e del collaudo definitivo dell’impianto di riscaldamento. • La consegna anticipata del 10 settembre 2024 ha consentito l’avvio dell’anno scolastico il 16 settembre, ma è evidente il ritardo sulla stipula definitiva del contratto di acquisizione, ricordando che l’immobile doveva essere consegnato “chiavi in mano”.
2. Prescrizioni tecniche:
• La relazione dei Vigili del Fuoco del 18 ottobre 2024 ha posto prescrizioni da adempiere entro 180 giorni, sulla cui ottemperanza gli uffici tecnici comunali sono al lavoro. • in qualità di Presidente ho chiesto l’integrazione del verbale con relazioni dettagliate su: • Prescrizioni dei Vigili del Fuoco. • Adeguamento sismico. • Rapporto aereoilluminante. • Montacarichi per disabili. • Relazione ASL.
3. Questione amianto:
• Le analisi condotte dalla proprietà e da un laboratorio indipendente incaricato dal dirigente scolastico hanno dato esito negativo. La Commissione ha chiesto tutte le perizie effettuate, al fine di avere piena chiarezza sulla situazione.
4. Plesso originario di Via della Tecnica:
• Richiesta una relazione dettagliata sull’avanzamento dei lavori del plesso scolastico originario, per valutare i tempi e le modalità di ritorno alla sede definitiva.
La Commissione ha sottolineato l’importanza di verificare il rispetto delle prescrizioni dei Vigili del Fuoco e di risolvere i problemi che hanno determinato i ritardi, valutando eventuali penali da applicare al momento del rogito. È stata inoltre accolta da parte del dirigente la proposta di un sopralluogo presso l’edificio per valutare direttamente le condizioni della struttura”.
T.R.