Si è tenuto nella parrocchia Beata Vergine Immacolata
Pranzo di Natale
Il 21 dicembre, si è svolta nella Parrocchia Beata Vergine Immacolata di Torvaianica, il pranzo di Natale. Oltre 150 gli invitati tra i beneficiari delle case di accoglienza di Torvaianica e il Don Orione di Anzio, la comunità parrocchiale, la comunità lgbt+ e i senza fissa dimora. Ad organizzare l’evento il parroco don Andrea Conocchia che si è avvalso del gruppo scout Agesci Nuova Florida 1 e zona Castelli, che hanno organizzato e preparato il pranzo; la Croce Rossa di Pomezia che ha servito a tavola e animato la giornata di festa.
Da sottolineare anche l’apporto dell’Associazione Pomezia Aiuta che ha offerto le bevande e la frutta.
“E’ stata una gran bella giornata, con i più piccoli tra i più piccoli per ricordarci reciprocamente che Dio si fa bambino”, commenta all’ANSA don Andrea. “Un momento di condivisione per stringerci di più in questo Natale ormai alle porte”.
T.S.
Volevo camminare
Il 25 novembre decido di fare una passeggiata sul mio litorale, visto che la vita mi permette questa enorme fortuna.
E non ho potuto.
Perché non sono riuscita a lasciare, assorbenti, salviette umidificate (allora vi lavate anche!), mozziconi, porta t light di qualche richiesta di matrimonio (spero vi abbia detto di no), bottiglie di plastica e vetro, pezzi di sedia, posate, bicchieri, cannucce, infinite bustine, infiniti fazzoletti, panni per lavare a terra, stringhe, resti di bottiglie di vetro.
Tutti in 1,4 km.
Mi sono sentita dire “ma che brava”, ma hanno continuato a passeggiare.
Poi mi sono dovuta fermare perché la busta si stava rompendo per il peso dell’immondizia.
Ma sono sicura che la vera immondizia non sia tutta in questa busta, forse qualcuna leggerà anche questo post.
Abbiamo inasprito le pene sulla guida. Giusto.
Vogliamo fare qualcosa pure per gli incivili? Tipo ore a ripulire le strade e le spiagge?
Così, per dire.
Io, volevo solo camminare.
Voi potreste permettermi di farlo?
Le critiche di Luigi Celori agli amministratori che non guardano lontano
“Fare le opere con le convenzioni”
Luigi Celori, già consigliere regionale, con una storica attività imprenditoriale sul nostro litorale, il padre Marcello nel 1947, aprì l’attività a Torvaianica, nell’attuale sede di Lungomare delle Sirene, fa alcune riflessioni sulla situazione di Torvaianica.
“Un Comune che si rispetti non dovrebbe avere contenziosi con i propri cittadini ma dovrebbe avere la capacità di armonizzare, senza gravare sulle casse del Comune, lo sviluppo del territorio.
Esiste per quanto riguarda le aree da acquisire a patrimonio pubblico l’istituto della convenzione.
Si dà un vantaggio edificatorio al proprietario terriero e si pretende in cambio opere pubbliche o porzioni di aree da acquisire a quello scopo.
Vorrei ricordare ai fenomeni che ci hanno amministrato e che ci amministrano tutt’ora che io ho preteso nella convenzione di Zoomarine in cambio di soli 14mila metri cubi in conformità al piano regolatore la realizzazione di quella strada interamente a loro spese che oggi tutti noi possiamo percorrere.
Altro che contenziosi e parcelle stratosferiche per i legali che vedono il Comune sempre perdente e poi si deve ricorrere a debiti fuori bilancio.
Come diceva Riccardo Pazzaglia, nella trasmissione “Quelle della notte” di Renzo Arbore, facendo anche un significativo gesto con la mano “Il livello è basso!”.
Ed ora lo vado ripetendo da anni di rivedere la vecchia convenzione “Azelio Marsicola” e intavolare una trattativa pubblica e trasparente con i suoi nipoti, attuali proprietari delle aree.
Occorre a mio avviso una grande assemblea pubblica che coinvolga le forze sociali ed imprenditoriali del territorio per ridisegnare il futuro di Torvaianica.
Serve una viabilità adeguata ed i parcheggi, visto lo scempio fatto sulla litoranea dove marciapiedi esageratamente larghi hanno solo tolto i posti auto ma poi ristretto la carreggiata.
Diventa quanto mai urgente la realizzazione della vecchia Parkway progetta dall’arch. Michelato nel 1964 nell’unico piano regolatore del Comune di Pomezia. E’ una strada di scorrimento che da Campo Ascolano arriverebbe fino ad Ardea, altro che gli inutili ponti che si stanno realizzando in via Romania.
Mi meraviglio di come a Torvaianica tanti capitani coraggiosi che continuano ad investire nelle loro attività non alzano la voce vedendo questo immobilismo e questo degrado. Scelte miopi con spreco di denaro pubblico stanno minando la già fragile economia del territorio.
Io continuo a credere che ancora si possa cambiare anche se, come dice un vecchio proverbio, “A fare lo shampoo agli asini si perde l’acqua e il sapone”.
A.S.
Divieti si, ma chi controlla?
Ho letto sul Pontino Nuovo n. 22 Dicembre 2024 pag.13, l’ordinanza in oggetto. Diciamo cosa buona e giusta, norma di sensibilità e civiltà, sia per le persone, vedi incidenti, che per gli animali.
Il sottoscritto avuta notizia, lo ha affisso in bacheca condominiale ed in ascensore, per una maggiore diffusione, è durato poco è stato tolto. Rimesso di nuovo, strappato poco dopo.
Sensibilizzare certe persone, soprattutto di origine napoletana, a rinunciare ai botti è difficile. Posso constatare che effettivamente il fenomeno si è contenuto, ma continua.
Si è scritto dei divieti, delle multe ma non dei controlli.
Abito in via Zara a Torvaianica, e questa notte (31 Dic. 2024 - 1 Gen. 2025) ci sono stati parecchi botti e fuochi d’artificio di notevole intensità.
Chi controlla che effettivamente questi personaggi avessero botti “certificati”? Non certo i Vigili Urbani. Non credo che ci fosse una pattuglia, almeno una, in servizio per verificare l’applicazione del provvedimento. Se si, quante multe hanno comminato? Bisogna chiamare i Carabinieri? Si accettano denunce postume al fatto?
Mi piacerebbe capire, come un cittadino si deve comportare in questi casi.
Saluti.
Giuseppe Tornabuoni