Quasi sette milioni di debiti fuori bilancio per Acea ed isola ecologica a Torva
Un Consiglio sui debiti
Venerdì 20 dicembre si è tenuta la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per la trattazione dei seguenti argomenti all’ordine del giorno:
1. Ratifica della variazione al bilancio di previsione 2024/2026 adottata in via d’urgenza ai sensi dell’art. 175, comma 4 del d.lgs. N. 267/2000 con la deliberazione di giunta comunale n. 184 del 26/11/2024;
2. Presa d’atto per il riconoscimento del debito fuori bilancio dell’importo di euro 5.211.105,04 ai sensi dell’articolo 194, comma 1, lettera a) del d.lgs. N. 267/2000;
3. Presa d’atto per il riconoscimento del debito fuori bilancio dell’importo di euro 1.173.088,38 ai sensi dell’articolo 194, comma 1, lettera a) del d.lgs. N. 267/2000;
4. Revisione periodica delle partecipazioni detenute dal comune di Pomezia al 31/12/2023 e relazione sullo stato di attuazione delle misure di razionalizzazione ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. 175/2016 – Approvazione;
5. Regolamento comunale di contabilità - Aggiornamento.
Un consiglio in cui si è parlato del riconoscimento di debiti da parte del Comune, quasi 7milioni di euro, sicuramente non una bella notizia. Il riconoscimento del debito è stato votato dalla maggioranza a quanto pare ricompattata. Infatti hanno votato in 15, quattordici consiglieri più il Sindaco, praticamente tutti quelli eletti nella coalizione Felici, mancava solo Sandro Paloni. A fronte di una votazione con un argomento non certo piacevole, vi è il fatto positivo per il Sindaco di avere una maggioranza unita. Da parte dell’opposizione, formata dai 5 consiglieri del Pd, 2 dei Cinque Stelle (mancava Renzo Mercanti) e uno di Valore Civico, sul punto riguardante il debito Acea è rimasto in aula solo il consigliere del Pd Caporaletti che si è astenuto, tutti gli altri sono usciti. Sull’altro punto riguardante il debito sull’acquisizione delle aree dell‘isola ecologica sono rimasti in aula Caporaletti e Castro di Valore Civico che si sono astenuti mentre gli altri sono usciti.
Ma ecco il comunicato della maggioranza:
“L’opposizione scappa dalle sue responsabilità” 7 milioni di debiti ereditati dalle precedenti amministrazioni. Oggi approvato in aula il debito fuori bilancio
A Natale ci si aspetta di ricevere doni che rendono felici, ma quello che quest’anno i cittadini di Pomezia si trovano sotto l’albero è tutt’altro che gradito.
Il Consiglio comunale pometino- tenutosi oggi – ha, infatti, discusso uno scostamento di bilancio di quasi 7 milioni di euro, a causa – come sottolinea in aula il Sindaco Veronica Felici – di scelte scellerate compiute in passato e che noi oggi ereditiamo, che oggi certifichiamo e a causa delle quali le casse del Comune avranno grandi difficoltà. A un Consiglio Comunale spesso attento ad ogni provvedimento che viene votato in aula e che ama fare previsioni di catastrofi sui conti comunali o su chissà quale operazione volta al declino della città – fa presente il Sindaco - è che forse tutta questa grande attenzione in passato non c’è stata; forse questa scrupolosità nel controllare ogni cosa che succede in quest’aula doveva essere usata anche in passato. Mi chiedo come sia stato possibile che queste due situazioni debitorie non siano state interrotte a tempo debito” ha proseguito Felici.
All’ordine del giorno del Consiglio Comunale di oggi a Pomezia, dunque, due argomenti sostanziali per il futuro città, due debiti fuori bilancio, entrambi risalenti a operazioni compiute dall’Amministrazione pentastellata, precedente all’attuale a guida Felici.
In particolare, i debiti si riferiscono uno all’acquisizione delle aree dove è stata costruita l’isola ecologica a Torvajanica, l’altro all’annosa vicenda Acea Ato 2.
“Parliamo di fatto di circa 7 milioni di euro di debiti che questa amministrazione ha dovuto portare, con grande senso di responsabilità all’attenzione del consiglio comunale, per essere riconosciuti, dietro sentenze definitive emesse dai tribunali che ci condannano a pagare gli stessi - ha precisato l’assessore alle finanze e patrimonio Massimo Abbondanza.
Nel primo caso non si comprendono le ragioni perché nonostante ci siano stati reiterati tentativi da parte della proprietà di addivenire ad un accordo economico, si è voluto dar vita ad un contenzioso legale e da un’ipotesi di acquisto per il valore di € 100.000 siamo arrivati dopo un lungo contenzioso a doverne pagare oltre 1.200.000 con gravi responsabilità politiche di chi ha condotto la vicenda e con l’aggiunta della beffa di oltre € 100.000 di spese legali.
Nel secondo caso parliamo di come si sia potuto arrivare ad un debito di oltre 4 milioni di euro con Acea Ato 2, nonostante la precedente amministrazione a guida Cinque Stelle avesse addirittura ceduto gratuitamente senza richiedere nessun tipo di accordo preventivo ad Acea Ato 2 la gestione dell’acquedotto locale, anche in questo caso si è dato vita ad un inutile contenzioso senza in alcun modo pensare di accantonare le risorse relative allo stesso ed addirittura alimentandole anche in questo caso con spese legali per oltre € 200.000, soccombendo e arrivando addirittura al decreto di pignoramento dei conti del Comune.
Solo il grande senso di responsabilità di questa amministrazione ha consentito quantomeno di mettere la parola fine a due annose vicende, va tristemente sottolineato come i protagonisti diretti di questo danno e cioè i consiglieri che all’epoca dei fatti sedevano in consiglio comunale, hanno abbandonato l’aula senza motivata ragione, facendo di fatto come lo struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia.
Purtroppo, sono costretto a segnalare ai cittadini che chi negli anni ha prodotto questi ingenti danni, oggi si permette di abbandonare l’aula consiliare e di criticare chi invece come noi con grande senso di responsabilità sta lavorando tutti i giorni per risollevare le sorti della nostra città” ha concluso Abbondanza.
Da parte sua il consigliere Alessio Caporaletti nello spiegare la sua astensione ha dichiarato: “Leggendo il verbale dei Revisori dei Conti mi sono reso conto che pur con il loro parere favorevole sul riconoscimento del debito fuori bilancio hanno rilasciato delle precise prescrizioni. A questo punto non avendo conoscenza se sono state attuate le prescrizioni previste dai revisori e non potendo quindi esprimere un voto consapevole mi sono astenuto. Ho anche annunciato che in qualità di presidente della Commissione controllo e garanzia convocherò la commissione per approfondire queste deliberazioni”.
A.S.