Presentato il libro di Caio Giulio Cesare Mussolini
Mussolini e il fascismo
Una sala gremita e un’atmosfera di forte interesse hanno caratterizzato la presentazione del volume “Mussolini e il Fascismo – L’altra storia”, scritto da Caio Giulio Cesare Mussolini, svoltasi presso i locali dell’Associazione Coloni Fondatori di Pomezia. L’iniziativa, promossa da Francesco Grimaldi e Nicola Zara, ha raccolto un pubblico numeroso e attento, confermando l’importanza di questo spazio culturale come punto di riferimento per la città.
L’Associazione Coloni Fondatori, nata per custodire la memoria delle origini di Pomezia e del suo insediamento, si è rivelata ancora una volta luogo privilegiato per incontri che intrecciano storia, identità e dibattito civile.
La scelta di ambientare qui la presentazione non è stata casuale: il legame della città con la storia del Novecento e con le vicende che portarono alla sua fondazione è un elemento che ancora oggi stimola confronto e riflessione.
L’autore, discendente diretto della famiglia Mussolini e ufficiale di Marina con un percorso professionale internazionale, ha illustrato i contenuti del suo libro proponendo una lettura alternativa e spesso controcorrente del fascismo e della figura di Benito Mussolini.
Nel suo intervento, ha insistito sulla necessità di affrontare la storia in tutte le sue sfumature, evitando semplificazioni o narrazioni unilaterali, e ha risposto con disponibilità alle numerose domande poste dai presenti.
La serata si è trasformata così in un momento di confronto aperto, dove il racconto dell’autore si è intrecciato con interventi e riflessioni del pubblico, segno di una comunità interessata e partecipe.
Grande soddisfazione è stata espressa dai due organizzatori. Francesco Grimaldi ha sottolineato: “La sala piena è la dimostrazione che a Pomezia c’è un desiderio autentico di approfondire pagine di storia che spesso vengono trascurate o affrontate in modo parziale. Siamo orgogliosi di aver creato un’occasione di ascolto diretto e di dialogo, e la risposta della città è andata oltre le nostre aspettative”.
Sulla stessa linea Nicola Zara, che ha aggiunto: “È stato un incontro di alto profilo, caratterizzato da attenzione, rispetto e partecipazione. Ringraziamo l’autore e soprattutto i cittadini che hanno riempito la sala con il loro interesse. Questo ci spinge a continuare a proporre eventi che valorizzino la cultura e la memoria della nostra comunità”.
La serata si è conclusa con un lungo applauso e con la firma di numerose copie del libro, testimonianza del successo di un evento che ha unito il racconto storiografico alla valorizzazione del territorio. Ancora una volta, Pomezia e la sua Associazione Coloni Fondatori hanno dimostrato di essere un crocevia vivo di cultura, identità e memoria.
Importante riconoscimento per l’Istituto Largo Brodolini al premio letterario al femminile
Merito ed innovazione
Avvio di anno scolastico all’insegna del merito per l’Istituto di Istruzione Superiore “Largo Brodolini” di Pomezia che il 21 settembre ha ricevuto un importante riconoscimento con il Premio “Donne per il Futuro”, assegnato dal Centro Studi Femininum Ingenium nel corso della terza giornata del Festival e Premio Letterario al Femminile “Le Parole di Lavinia” (VI edizione 2025). Una targa di merito è stata consegnata dalla presidente Roberta Fidanzia alla dirigente scolastica Lina Cannone.
Tre brillanti allieve diplomatesi con il massimo dei voti: Ilary Matera, Federica Schettino e Nicole Tocca, durante la manifestazione organizzata dal CSFI, hanno ricevuto un triplice riconoscimento con attestato, medaglia e libro sulle Madri della Patria, ovvero le donne dell’Assemblea Costituente. Premiata nella stessa occasione anche la studentessa Sabrina Moio dell’Istituto Picasso di Pomezia, diplomatasi anch’ella con il massimo dei voti.
Già nella scorsa edizione per l’IIS Largo Brodolini erano state premiate le studentesse Giulia Valentina Franco e Marieme Rakmet Niang. Da sottolineare che il Festival ha visto la partecipazione di relatori ed autori da tutta Italia e da diversi altri paesi (Europa, Africa, Asia) esi è svolto con il patrocinio della Regione Lazio e della Città Metropolitana di Roma Capitale, con il contributo del Comune di Pomezia, con la collaborazione del costituendo Biodistretto Pontino e la partecipazione di numerosi partner nazionali e del territorio.
Auspichiamo che le future eccellenze dell’Istituto -che si articola negli indirizzi di Biotecnologie Ambientali, Biotecnologie Sanitarie, Chimica e Materiali, Meccanica e Meccatronica e che ha avviato l’anno scolastico con una iniziativa innovativa denominata “Progetto accoglienza” - potranno ambire alla prossima edizione 2026 del Premio “Donne per il Futuro”.
A. G.
Abbiamo pulito la Sughereta
Il week end del 13 e 14 settembre in occasione del villaggio dello Sport e Salute, oltre ad essere presenti con il gazebo condiviso, per presentare le loro attività, le associazioni Retake Pomezia e ASD I-Walks, hanno organizzato due camminate all’insegna della raccolta dei rifiuti nel bosco della Sughereta. Ad unirsi a loro anche i De Vito del gruppo Facebook “Amici della Sughereta”.
Due raccolte rifiuti che hanno messo a nudo la maleducazione e la totale mancanza di civiltà di alcuni individui. La maggior parte dei rifiuti sono bottiglie di vetro e lattine, lasciate accanto a dei bivacchi con addirittura griglie per cucinare. Un altro rifiuto importante sono le centinaia di cartucce esplose, forse di quando ancora la sughereta non era una riserva naturale.
I volontari nei due giorni hanno raccolto oltre 300Kg di rifiuti e bonificato i primi due tratti che portano all’entrata principale del parco e ad uno degli accessi adiacente ai campi di calcetto.
Nell’attesa che l’ente Parco dei Castelli Romani si decida di intraprendere azioni di prevenzione, sorveglianza e manutenzione, il sodalizio di questi gruppi continuerà nel lavoro di volontariato per pulire e denunciare tutto ciò che riguarda lo stato d’abbandono della nostra Sughereta.
In questo momento di grande indignazione da parte di tutti i cittadini di Pomezia, per il devastante rogo che ha distrutto quasi il 50% del bosco della Sughereta, l’unica nota lieta è il vedere queste realtà che non solo a parole, ma che con fatti si occupano del nostro polmone verde.
A loro va riconosciuto un plauso da parte di tutta Pomezia.
L.R.