Ecco la cronistoria del teatro politico-amministrativo pometino da quando si è insediata nel maggio 2023 la sindaca Veronica Felici
I cambi di casacca nel Consiglio di Pomezia
La maggioranza di centro-destra nel Consiglio comunale di Pomezia attualmente è formata da sette consiglieri di Fdi: Errico, Giugliano, Fioravanti, Marinelli, Pagliuso, Russo e Arzente che è rientrata il 30 settembre, dopo che, eletta in questo partito, ne era uscita per aderire al gruppo misto.; dal gruppo misto con otto consiglieri: Lamanna (Fi), Salvitti e De Luca (Lega), Polidori (Lista Civica), Schimarini (exLega), Valle, Conte e Paloni (exFdi). All’opposizione invece non è cambiato nulla dall’insediamento, vi sono infatti: cinque consiglieri del Pd: Mangano, Battistelli, Caporaletti, Del Buono e Napolitano; tre del M5S; Padula, Mercanti e Navisse; uno della Lista Valore Civico: Castro. Il gruppo misto risulta quindi essere anche il primo gruppo del consiglio comunale anche a causa di un regolamento, che a parere di molti, non rispetta in questa assise, il risultato elettorale. Ma vediamo quello che è accaduto negli ultimi consigli comunali e come si è arrivati a questa ultima composizione della maggioranza.
Nel consiglio comunale di lunedì 29 settembre in cui sono stati approvati il Documento Unico di Programmazione (DUP) – periodo 2026/2028 - (art. 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000) ed il bilancio consolidato dell’esercizio 2024 (art. 11 bis, D.Lgs. n. 118/2011) la maggioranza si è mostrata compatta, in generale vi è stato un clima sereno, ben diverso da quello che era accaduto qualche giorno prima, nel consiglio del 24 settembre in cui si dovevano discutere le mozioni ed interrogazioni dell’opposizione.
All’apertura della seduta del consiglio del 24 settembre il capogruppo di Fratelli d’Italia Sandro Paloni ha annunciato di dimettersi da capogruppo per interferenze del segretario locale del partito e nel frattempo si sospendeva dal partito per entrare nel gruppo misto e dichiarando la sua intenzione di restare comunque in maggioranza.
L’improvvisa dichiarazione di Paloni ha preso alla sprovvista la maggioranza, mentre l’opposizione ha cercato di entrare subito nel merito della vicenda. Ne è venuta fuori un confronto duro soprattutto tra i consiglieri di opposizione e il presidente del consiglio Lamanna che ha prodotto la sospensione del consiglio aggiornandolo al giorno dopo, dove la maggioranza ha fatto mancare il numero legale.
Paloni va ad ingrossare il gruppo misto che però, qualche giorno dopo perde Arzente che rientra in Fratelli d’Italia. Un gruppo misto che comunque rimane il primo raggruppamento del consiglio comunale, creando una situazione alquanto insolita, frutto soprattutto di un regolamento che, come ho già detto prima, non rispetta il risultato elettorale. Colloca nel gruppo misto anche consiglieri di partiti come la Lega, Fi e Lista Civica perché il loro gruppo consiliare non raggiunge quota tre. Questi partiti si sono presentati alle urne eleggendo uno o più rappresentanti in Consiglio comunale e quindi hanno diritto di avere una loro visibilità come giustamente ce l’ha Castro, che può rappresentare da solo la Lista Civica, soltanto perché era candidato a Sindaco della stessa. Ma vi sembra giusto? L’attuale amministrazione si difende dicendo che il regolamento è stato fatto dalla precedente amministrazione ma la colpa è anche sua che per oltre due anni non è riuscito a cambiarlo.
Il presidente Lamanna mi ha riferito che ai primi di ottobre dovrebbe essere portato in Consiglio comunale il nuovo regolamento con le modifiche che permetterebbe di rimanere nel gruppo misto solo chi non aderisce a nessun partito, mentre gli altri (Fi, Lista Civica e Lega) è giusto che abbiano in consiglio una loro rappresentanza, qualunque sia il loro numero. Tra l’altro mi è stato riferito che si sta discutendo anche sulla proposta di dare la possibilità, ai consiglieri che lo richiedono, di aderire a partiti che pur partecipando alle ultime elezioni, attualmente non sono rappresentati in consiglio comunale. Ma si faranno queste modifiche di regolamento? Lo vedremo. Dal punto di vista politico la maggioranza ha dimostrato, nella successiva seduta consiliare del 29 settembre, di essere comunque compatta, certo avere una parte dei consiglieri che ormai non rispondono ai partiti che li hanno candidati e parlano a titolo personale, non è garanzia di stabilità amministrativa. Anche perchè, nell’eventuale nomina di nuovi assessori, ognuno cercherà di fare valere le proprie ragioni e quindi sarà complicato mettere d’accordo tutti. Una delle cause della frammentarietà della maggioranza sono le difficoltà del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia di Pomezia che ha perso in poco più di due anni di amministrazione, ben quattro consiglieri comunali, passando da dieci eletti a sei ed ora, dopo il rientro di Arzente, a sette. L’ultimo abbandono, quello di Paloni è anche particolarmente significativo perché era stato, fin dall’inizio della consiliatura, anche il capogruppo di Fdi. Mi dicono anche che i cambi di casacca all’interno della maggioranza non siano finiti!
A.S.