VOCE AGLI STUDENTI
Domande e Risposte - Riflessione sulla Scuola
Qual è il ruolo della scuola nel promuovere l'inclusione sociale?
All'interno della nostra scuola non si riscontrano particolari problemi legati all'inclusione. Un esempio concreto di come viene gestito questo aspetto è rappresentato dal laboratorio integrato, in cui studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento partecipano ad attività specifiche durante l'orario scolastico, seguiti da professionisti specializzati. Questo spazio favorisce l’integrazione e valorizza le capacità di ciascuno.
In che modo la scuola prepara gli studenti al loro futuro inserimento nel mondo del lavoro?
Per offrire agli studenti una prima visione o esperienza concreta del mondo del lavoro, la scuola propone i progetti di alternanza scuola-lavoro (PCTO). Questi percorsi variano in base all’indirizzo di studio. Nel mio caso, frequentando il liceo scientifico, ho avuto l'opportunità di partecipare a un'esperienza all'interno dei laboratori della base militare dell’Aeronautica di Pratica di Mare. Gli studenti degli indirizzi tecnici, invece, svolgono attività differenti, più legate alle materie di indirizzo e alle competenze pratiche richieste dal loro percorso.
La scuola contribuisce alla comprensione del funzionamento della politica a livello nazionale, regionale e comunale?
Per quanto riguarda la politica e il funzionamento delle istituzioni, se ne parla poco, soprattutto nell'indirizzo scientifico e in quello tecnico. Nell'indirizzo economico, invece, l’argomento è trattato in modo più approfondito grazie alla presenza di materie come diritto ed economia, che permettono di comprendere meglio il ruolo delle istituzioni e della politica. Negli altri indirizzi, questi temi vengono affrontati solo marginalmente, spesso all’interno delle ore di educazione civica, dove si trattano alcuni argomenti di attualità. In generale, all'interno della scuola manca un vero dibattito o un coinvolgimento attivo degli studenti su questi temi, e la conoscenza della politica resta limitata.
Quanto si apprende sull’educazione civica grazie alla scuola?
Secondo me, le ore di educazione civica sono molto utili, ma ci sarebbe spazio per migliorarle. Spesso, infatti, si nota una certa ripetitività su alcuni temi. Ad esempio, il tema dei cambiamenti climatici viene affrontato frequentemente da più professori e in diverse materie, soprattutto in un indirizzo come lo scientifico.
Al contrario, ci sono docenti che riescono a rendere queste ore davvero efficaci, affrontando argomenti di attualità vari e stimolando il senso civico e il pensiero critico degli studenti. Il problema principale è la mancanza di una vera organizzazione tra i professori sugli argomenti da trattare. Di conseguenza, l’educazione civica appare ancora come una materia poco strutturata, che potrebbe essere migliorata sotto diversi aspetti.
La scuola aiuta i propri alunni nel comprendere il futuro indirizzo universitario?
Parlando per esperienza personale, devo dire che la scuola mi ha aiutato abbastanza nel comprendere quale percorso intraprendere in ambito universitario. In particolare, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare professori specializzati nell’orientamento dell’Università “La Sapienza” di Roma, che ci hanno illustrato in modo approfondito le varie facoltà e le relative opportunità. Durante questi incontri ci sono stati forniti consigli utili per i prossimi anni, insieme a test e questionari orientativi che ci hanno aiutato a riflettere sulle nostre attitudini e preferenze in vista della scelta universitaria.
Quanto è di aiuto la scuola nel far comprendere il concetto della propria famiglia?
La scuola non affronta spesso in modo diretto il concetto di famiglia, almeno non in modo strutturato. Tuttavia, attraverso alcune discussioni in educazione civica o in momenti di confronto con gli insegnanti, può capitare di riflettere sul ruolo della famiglia nella società.
A livello personale, non credo che la scuola mi abbia aiutato concretamente a comprendere meglio la mia famiglia, ma alcune occasioni di dialogo possono comunque offrire spunti interessanti di riflessione.
Successo della Cri
Il 5 aprile, il Comitato di Pomezia della Croce Rossa Italiana ha organizzato una significativa giornata di donazione di sangue in Piazza Indipendenza. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che, con grande generosità, hanno scelto di donare il proprio sangue, contribuendo così a una causa nobile e vitale per la comunità.
Il Comitato esprime un sentito ringraziamento a tutti i donatori che hanno reso possibile questa iniziativa. Inoltre, un riconoscimento speciale va ai volontari e agli operatori sanitari, il cui impegno e dedizione hanno garantito il buon andamento della giornata.
Attraverso eventi come questo, la Croce Rossa di Pomezia continua a promuovere la cultura della solidarietà e della donazione, sottolineando l’importanza di unirsi per fare la differenza nella vita degli altri. La comunità è invitata a partecipare attivamente a future iniziative, per rafforzare insieme il valore della solidarietà.
L’impegno della Sindaca: verranno chiusi ma valorizzati
Centri anziani
Martedì 15 aprile, il sindaco di Pomezia, Veronica Felici, ha visitato i centri anziani della città insieme agli assessori Giada Bardi e Giuseppino Francioni. Durante questa visita, Felici ha ribadito l’importanza di questi luoghi, che fungono da punto di ritrovo per molte persone che altrimenti rischierebbero di sentirsi sole. La sindaca ha espresso il suo dispiacere per le voci circolate riguardo a una possibile chiusura dei centri anziani, affermando che tali insinuazioni sono lontane dalla sua visione e dal suo operato politico.
“Voglio sottolineare che i centri anziani sono una risorsa preziosa per il nostro territorio. La mia intenzione è di valorizzarli e potenziarli, affinché possano accogliere sempre più persone e svolgere un ruolo attivo e propositivo per l’intera comunità,” ha dichiarato Felici.
La visita ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione nel sostenere e promuovere iniziative a favore della popolazione anziana, sottolineando l’importanza di questi centri come fulcri di socializzazione e supporto.
Rigatorri pometini
Il maestro pastaio Marco Giuliani ha voluto festeggiare due ricorrenze importanti della città, entrambe il 25 aprile 2025: 87anniversario della fondazione di Pomezia e la festa nazionale della liberazione, creando “I rigatorri pometini tricolori”. I rigatorri, sono rigatoni a forma di torre, così da richiamare la torre civica di Pomezia e la diversa colorazione, bianco, rosse e verde, indicano il tricolore. Per quel che riguarda la loro composizione, i rigatorri bianchi sono ottenuti da semola e acqua; quelli rossi da semola, acqua e pomodori; quelli verdi da semola, acqua e spinaci. Naturalmente è una pasta ottenuta con ingredienti di altissima qualità. Infatti l’ingrediente base è la semola Altamura ottenuta dalla macinazione di grani duri pugliesi ed è caratterizzata da un elevato contenuto proteico e di pigmenti carotenoidi. Quindi quale occasione migliore per festeggiare in famiglia o in buona compagnia, queste due ricorrenze, con i “Rigatorri pometini tricolori” del maestro pastaio Giuliani!
T.S.