GINNASTICA ARTISTICA - La Ferrari a Pomezia
Vanessa al Qube
Vanessa Ferrari, l’indiscussa icona della ginnastica artistica, ha recentemente fatto tappa al Qube di Pomezia, catturando l’attenzione di centinaia di ginnaste provenienti da tutta Italia. Durante questa straordinaria occasione, le atlete hanno vissuto allenamenti di pura adrenalina, avendo l’opportunità di incontrare e ammirare colei che è considerata la ginnasta più forte del paese.
Per venti anni, Ferrari ha brillato sulle pedane di tutto il mondo, portando l’Italia a raggiungere traguardi prestigiosi e conquistando innumerevoli medaglie e titoli rinomati. Il suo arrivo a Pomezia rappresenta un sogno realizzato per molte società, che hanno accolto con entusiasmo un progetto così ambizioso e potente.
L’evento ha visto la partecipazione attiva di famiglie, società sportive e ginnaste, tutte unite per celebrare il talento e l’ispirazione che Ferrari rappresenta per le nuove generazioni. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata indimenticabile, contribuendo così a promuovere la passione per la ginnastica artistica in Italia.
Vincono le siciliane
Nuovo k.o. per la serie B1 femminile dello United Volley Pomezia che nell’ultimo turno prima di Pasqua ha ceduto per 3-1 in casa contro le siciliane di Modica.
Ad analizzare il match e il momento non felicissimo delle ragazze del presidente Gianni Viglietti è Carlotta Frasca, opposto classe 1996: “Sicuramente abbiamo affrontato un avversario che sta molto bene, mentre noi non siamo nel miglior periodo dell’anno. Dopo aver giocato punto a punto il primo set ed averlo perso, ci siamo comunque rimboccate le maniche nel secondo e l’abbiamo spuntata ai vantaggi. Nel terzo e nel quarto, però, la squadra ospite ha ripreso il pallino del gioco in mano e ha chiuso la partita a suo favore”.
Frasca (ritratta nella foto di Filippo Contaldi) non riesce a spiegare il calo vissuto dalle pometine nella seconda parte di stagione: “Il gruppo è sempre lo stesso, anche se siamo state sicuramente penalizzate da alcuni infortuni. Io stessa ho saltato due partite per un problema alla schiena e poi tornare ad avere il ritmo giusto non è semplice. Sicuramente le avversarie si sono rafforzate, ma noi abbiamo cercato di dare il massimo e negli allenamenti l’impegno non è mai mancato. Tecnicamente siamo tutte convinte che la squadra meritasse di più dell’attuale classifica anche perché quest’anno c’erano tutti gli strumenti per poter fare meglio e mi riferisco alle condizioni in cui ci fa lavorare la società, alla competenza dello staff tecnico e alla qualità dell’organico. E’ un peccato che non siamo riuscite a tradurre bene in partita quello che facciamo in allenamento. Probabilmente all’andata, anche grazie agli ottimi risultati ottenuti, c’era più sicurezza nelle nostre potenzialità, ora evidentemente c’è meno fiducia e più ansia”.
Nel primo turno post-pasquale, la serie B1 femminile dello United Volley Pomezia sarà di scena a Bisceglie, sul campo della seconda della classe.
“Sarà sicuramente un’altra partita dura. All’andata vincemmo 3-2 al termine di una gara intensa, ma loro sono una squadra molto organizzata, con un opposto e un palleggiatore di ottimo livello, oltre a martelli di grande esperienza per la categoria. Tra l’altro hanno cambiato allenatore da poco ed è arrivato coach Emiliano Giandomenico che è molto preparato dal punto di vista tecnico-tattico. In queste ultime tre gare stagionali vorrei che il gruppo riuscisse a scendere in campo serenamente e a togliersi qualche altra soddisfazione. Non sarebbe bello finire con questa inerzia”. Area comunicazione
I ringraziamenti dei vertici del sodalizio sportivo al termine della stagione calcistica
Mirafin Calcio A5
Anche questa stagione calcistica volge al termine, consapevoli che avremmo potuto fare di più ma comunque contenti di aver mantenuto la categoria.
Oggi abbiamo festeggiato con i nostri sostenitori, tifosi e simpatizzanti.
Ci salutiamo. Ringraziamo tutto lo staff tecnico. Siamo pronti per una nuova stagione, perché è una passione che ci unisce forti, ognuno nel suo ruolo formiamo un triangolo perfetto.
Il D.G. Moira Mirra
Gara nazionale al Palatorrino
Che giornata, ragazzi. Ancora faccio fatica a descrivere l’energia vissuta il 23 marzo al Palatorrino di Roma, durante la Gara Nazionale UIK a cui ho partecipato con gli allievi della Dojo Lab Pomezia. Una giornata lunga, intensa ed emozionante, vissuta con una squadra variegata: atleti esperti, bambini alla prima gara e allievi con bisogni educativi speciali. Tutti, davvero tutti, hanno dato qualcosa di speciale. La mattinata è iniziata con il Kata, che richiede concentrazione e precisione. Juliette ha conquistato il secondo posto con grinta; Jamal, Stella e Denisse e Maksym si sono piazzati terzi con grande determinazione. E Alessandro, Rachele, Pasquale e Greta si sono battuti per diverse volte fino agli spareggi per il podio che hanno purtroppo mancato per un pelo, dimostrando una resilienza mentale davvero notevole. Complimenti anche ad Anna, Elisa, Greta, Romeo e Mihail per aver messo in pratica con attenzione i consigli degli allenamenti: il miglioramento si è visto tutto.
Kumite: crescita sotto pressione
Nel pomeriggio è toccato al Kumite. È stato impegnativo: molti avversari avevano un livello di cintura più alto o una maggiore esperienza. Denise e Alessandro, i più grandi, hanno brillato per grinta e determinazione, e con loro Anna, Greta, Mihail, Romeo, Pasquale e Jamal, che hanno affrontato il confronto con energia, cuore e coraggio anche se in gara, alcuni di loro, non hanno dimostrato il grande potenziale che hanno in allenamento.
Tutti i nostri atleti si sono messi in gioco, contro avversari che si allenano solo nel kata o solo nel kumite. I nostri ragazzi, invece, praticano entrambe le discipline. Questo li rende forse meno “specializzati”, ma sicuramente più completi e consapevoli del valore del karate, dentro e fuori dal tatami.
Inclusione e valore umano
Un momento che porterò nel cuore? Quando uno dei nostri piccoli allievi BES di 8 anni mi ha detto:
“Maestra Nika, ho il cuore che batte forte… sono molto emozionato.” Ed è proprio questo il bello di gare pensate anche per chi ha bisogno di valutazioni a misura delle proprie caratteristiche: permettono a tutti di vivere l’emozione della sfida con rispetto e dignità.
Un passo avanti, insieme
Questa gara non è stata solo una competizione, ma un’occasione di crescita tecnica, emotiva e personale. Torniamo a casa con il cuore pieno, consapevoli di aver fatto, insieme, un altro passo importante.
Nika Sensei