I Commissari, che hanno ricevuto una rappresentanza del Comitato, hanno riferito che tutte le autorizzazioni erano state già concesse
Discarica: il Comune non presenterà ricorso al Tar
Il Comune di Aprilia non presenterà ricorso al Tar per contrastare la realizzazione della discarica a Sant’Apollonia. A confermarlo sono stati i rappresentanti del comitato spontaneo di via Scrivia che sabato pomeriggio ha organizzato il secondo sit-in sotto al palazzo comunale di piazza Roma per manifestare tutto il proprio dissenso contro il deposito di rifiuti che sta sorgendo alla periferia di Aprilia. Proprio i rappresentanti del comitato sono stati ricevuti brevemente dalle tre commissarie straordinarie dell’ente, non ricevendo buone notizie.
“Ci hanno riferito – hanno spiegato agli altri manifestanti, una quarantina in tutto, radunatisi sabato pomeriggio in piazza – che il Comune di Aprilia è in deficit. Le casse dell’ente vivono una situazione molto difficile e per questo motivo non ci sono i soldi per presentare un ricorso al tribunale amministrativo regionale per contrastare la discarica. Le commissarie hanno aggiunto che è una situazione che hanno ereditato e su cui possono fare ben poco. Al momento del loro arrivo tutte le autorizzazioni erano già state concesse. Qualche speranza in più, invece, c’è stata fornita per la questione della bonifica della vecchia discarica di Sant’Apollonia. Su questo proveranno ad incidere di più. Ci hanno spiegato che faranno il possibile per portare avanti quel piano di risanamento che è fermo al palo da mesi”.
Una vera e propria doccia fredda per tutti quei cittadini che speravano in un colpo di coda dell’ultimo minuto. Adesso per il progetto presentato dalla Frales, che ha già ottenuto nel maggio scorso l’autorizzazione integrata ambientale, mentre un mese dopo era arrivato anche il provvedimento autorizzatorio unico regionale. E mentre i lavori per la realizzazione del deposito procedono spediti, i residenti di via Scrivia hanno chiesto all’ente comunale anche maggiori controlli sulla viabilità.
“Le pattuglie della polizia locale sono aumentate e questo ci fa piacere – continuano i rappresentanti del comitato di via Scrivia – per quello che ci è stato detto quella strada è privata. Secondo noi il passaggio di quei camion non dovrebbe essere consentito”.
La Frales, da parte sua, è convinta di avere tutte le autorizzazioni necessarie per il proseguo delle opere. Il piano presentato dalla società e approvato in Regione prevede un costo totale dell’intervento di circa 28 milioni di euro, di cui 22 milioni relativi ai costi di costruzione. Il deposito, che secondo lo studio della Frales avrebbe una capacità produttiva massima di 940mila metricubi, ospiterà rifiuti non pericolosi. La finalità del progetto è quella di dotare l’ATO di Latina di un impianto di abbancamento rifiuti per un periodo di almeno dieci anni. Il piano è stato comunque ideato per permettere l’eventuale implementazione della capacità a seconda delle necessità dell’ATO di Latina.
Come era stato messo nero su bianco un anno fa dalla direzione rifiuti della Regione Lazio “il suddetto progetto, che prevede la realizzazione di una discarica, è stato individuato, nell’ambito dell’aggiornamento del vigente PRGR 2019-2025, come uno degli impianti che costituiscono l’offerta impiantistica di discarica del Lazio, tale da garantire la volumetria disponibile per la destinazione dei rifiuti urbani trattati, in base al fabbisogno regionale complessivo previsto fino al 2031”.
“Dobbiamo continuare la battaglia in regione – hanno concluso i rappresentanti del comitato di via Scrivia – dobbiamo andare a Roma ed essere numerosi. E’ l’unica possibilità che abbiamo per essere ascoltati”.
Alessandro Piazzolla