Giornate impegnative per i Vigili del Fuoco e protezione Civile
Lotta agli incendi
Aprilia ha vissuto una giornata intensa e carica di impegni per i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile. I volontari, instancabili e sempre pronti ad affrontare le emergenze, hanno svolto un ruolo fondamentale nella lotta agli incendi che affliggono le zone specialmente nei periodi caldi.
Il 23 giugno, il primo intervento si è svolto in via Gari, dove le sterpaglie minacciavano di espandere le fiamme. L’Alfa di Aprilia ha collaborato con i Vigili del Fuoco del comando locale e con il Gruppo di Protezione Civile ANC, dimostrando una sinergia efficace nella gestione dell’emergenza.
Successivamente, i volontari si sono diretti a Campo Verde, nei pressi della Fiera Agricola, dove un vasto campo di sterpaglie e arbusti ha preso fuoco. Il fumo generato dall’incendio ha complicato la circolazione sulla Strada Statale Pontina, mettendo in evidenza l’urgenza dell’intervento. Anche in questo caso, l’Alfa ha lavorato fianco a fianco con i Vigili del Fuoco del comando di Latina, affrontando la situazione con determinazione e coraggio.
Infine, l’ultimo intervento della giornata ha avuto luogo in via Ugo La Malfa, nel centro di Aprilia, dove un campo incolto stava per diventare un nuovo focolaio di incendio. Qui, come nei precedenti casi, l’Alfa ha operato in stretto coordinamento con i Vigili del Fuoco di Aprilia, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le forze di emergenza.
Questi eventi testimoniano l’importante lavoro di sinergia tra le diverse entità coinvolte nella prevenzione e gestione degli incendi, un impegno costante per garantire la sicurezza della comunità e proteggere l’ambiente. La dedizione dei volontari e dei professionisti del settore è un esempio luminoso di come, unendo le forze, si possano affrontare anche le situazioni più difficili.
Parere negativo del Comune di Aprilia nella conferenza dei servizi in Regione
No al maxi pollificio
Maxi pollificio in via Ponza, il Comune di Aprilia esprime parere negativo in conferenza dei servizi. Si è svolto ieri, alla Regione Lazio, il secondo incontro per la valutazione d’impatto ambientale relativo al progetto del nuovo pollificio da realizzare in via Ponza, zona Colle di Mare, presentato dalla società Ovo Lazio.
Il piano prevede la realizzazione di quattro capannoni per complessivi 12mila metri quadrati, su un terreno situato in via Ponza, nella zona di Colle Mare. All’interno della struttura verrebbero ospitate ben 72mila galline ovaiole per la produzione di uova. Ogni capannone andrebbe ad ospitare 18mila galline ovaiole divise in gruppi da 3mila capi. All’interno dei capannoni vi saranno inoltre tre silos prefabbricati per lo stoccaggio dei mangimi necessari.
Il centro utilizzerebbe un’area complessiva di 380mila metri quadrati. Un progetto di cui si discute da più di due anni e che già nel novembre del 2023 raccolse tutta la contrarietà dei residenti della zona di Colle di Mare che manifestarono, pochi minuti prima di una commissione riunitasi per discutere del tema, contro il pollificio presentato dalla Ovo Lazio. E ieri mattina, sulla questione, si è espressa anche la squadra commissariale formata dalle dottoresse Enza Caporale, Vincenza Filippi e Rita Guida. E le tre rappresentanti dell’ente comunale di piazza Roma hanno voluto formalizzare il loro no, netto e chiaro, in vista della seconda conferenza dei servizi prevista qualche ora più tardi.
“Dato atto del parere congiunto espresso il 30 giugno da parte dei dirigenti dei settori Urbanistica e Ambiente – si legge nella deliberazione delle commissarie - nel quale “nel fare proprie le forti criticità, esprimono la propria contrarietà alla deroga agli indici per gli annessi agricoli di nuova edificazione in considerazione della rilevante dimensione dell’impianto proposto e degli inevitabili impatti dello stesso sul territorio, in termini urbanistici, ambientali, di viabilità; tenuto conto che il lotto di terreno interessato dall’impianto in progetto è confinante con un nucleo abitato; che la via di accesso al pollificio avverrà da via Lampedusa, strada che attraversa tutto il nucleo abitato, e che la realizzazione dell’impianto stesso determinerà un’interazione tra ilnormale traffico veicolare di accesso alle abitazioni, con i mezzi previsti per la nuova attività; che il nucleo abitato, con determinate condizioni ambientali potrebbe essere interessato da emissioni odorigene potenzialmente moleste, tutto ciò oltre all’elevato consumo di suolo e di acqua, si ritiene di dover esprimere parere non favorevole al progetto”.
Alessandro Piazzolla