Il deputato Filiberto Zaratti aveva presentato un’interrogazione parlamentare in merito alle iniziative intraprese dal governo per Aprilia
Il ministro Piantedosi risponde a Zaratti
“L’apertura del commissariato di Aprilia, consentirà di rispondere alla crescente domanda di sicurezza da parte della cittadinanza e contribuirà a rafforzare ulteriormente l’attività di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di illegalità”. Con queste parole il Ministero dell’interno Matteo Piantedosi ha risposto all’interrogazione parlamentare proposta dal deputato Filiberto Zaratti, finalizzata a conoscere le iniziative intraprese dal governo per garantire la sicurezza della città di Aprilia. Una ricostruzione, quella proposta dal parlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, che prendendo le mosse dall’operazione Assedio- che ha portato all’arresto di 25 persone e causato un terremoto nella pubblica amministrazione locale culminato con lo scioglimento per infiltrazioni mafiose- ricostruisce mesi di tensione generati da numerosi atti criminali.
“All’esito di un’indagine di polizia giudiziaria denominata «Assedio», il 3 luglio 2024 - ha sottolineato il deputato Zaratti - la direzione distrettuale antimafia di Roma, unitamente al comando provinciale dei Carabinieri di Latina, ha dato esecuzione all’ordinanza di misure cautelari nei confronti di venticinque persone, tra cui il Sindaco, ritenute, a vario titolo, collegate a un’associazione di tipo mafioso operante nel territorio laziale e, segnatamente, nella città di Aprilia. Con deliberazione del Consiglio dei ministri, del 18 aprile 2025, su proposta del Ministro dell’interno, è stato disposto, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 267 del 2000 lo scioglimento del consiglio comunale di Aprilia in conseguenza ai fenomeni di infiltrazione e di condizionamento mafioso. Con decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2025 la gestione del comune di Aprilia è stata affidata, per la durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta dalla dottoressa Vincenza Filippi – prefetto a riposo – dottoressa Enza Caporale – viceprefetto – e dottoressa Rita Guida – dirigente di II fascia area I. Secondo la relazione a supporto della proposta di scioglimento avanzata dal Ministro interrogato: «(...) Il comune di Aprilia è inserito in un territorio interessato dalla presenza di cosche mafiose di matrice soprattutto calabrese che, nel tempo, vi si sono radicate, infiltrandone il tessuto sociale ed economico. Attualmente è egemone un sodalizio criminale che, come ricostruito dalla sopracitata indagine, nasce dalla perfetta sintonia delle cosche calabresi con la consorteria autoctona apriliana, ed è principalmente dedito: al traffico di stupefacenti; alle attività illecite di estorsione aggravata, rapina, lesioni e minaccia, finalizzate alla affermazione del sodalizio rispetto ad altre organizzazioni concorrenti; all’usura e all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria ai danni di commercianti e imprenditori; alla detenzione e al porto di armi, occorrenti per la commissione dei reati-fine e per mantenere il controllo del territorio. Il 21 giugno 2025 almeno otto colpi di pistola sono stati esplosi contro un’attività commerciale in Località Campo di Carne, episodio preceduto da una lunga serie di analoghi atti criminali come quelli del 19 gennaio 2025 in Via Inghilterra, del 2 marzo 2025 in Via Belgio, del 12 e del 28 marzo 2025 ancora nel quartiere Toscanini, del 6 maggio 2025 in Via Guido Rossa e del 10 maggio 2025 in via del Carroceto. Chiedo pertanto quali iniziative di competenza intenda assumere il Ministro interrogato per rafforzare i presidi di legalità e tutte le strutture di contrasto alla criminalità e al radicamento del fenomeno mafioso, per tutelare il tessuto sociale ed - ha risposto il Ministro dell’Interno - riconduce i diversi episodi criminosi verificatisi negli ultimi mesi ad aprile, sui quali proseguono specifiche attività di indagine, a forme di conflittualità armata tra gruppi criminali locali e anche stranieri, che si manifestano con atti intimidatori e dimostrativi finalizzati ad ottenere il controllo delle piazze di spaccio. In questo contesto il potenziamento dei servizi di controllo del territorio, quotidianamente svolto in quel comune, ha consentito di trarre in arresto, dal 5 febbraio scorso ad oggi, 15 persone per detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Sempre nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione, nel comune di Aprilia, dal 2024 ad oggi, sono state effettuate 18 operazioni definite “ad alto impatto”, con la collaborazione della Polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia locale. Nel corso di queste attività sono state identificate 5.240 persone, di cui 390 stranieri, e sono stati controllati 3.352 veicoli. Inoltre, sono state arrestate 3 persone, 23 denunciate, 5 segnalate per violazioni di natura amministrativa. Merita di essere segnalata anche l’attività della prefettura che ha portato, dal 2024 ad oggi, all’adozione di 22 interdittive antimafia, delle quali 16 nei confronti di imprese risultate collegate, direttamente o indirettamente, alla criminalità organizzata operante sul territorio di Aprilia, tutte coinvolte in una più articolata attività di indagine, che è proprio quella che ha condotto anche allo scioglimento del comune di Aprilia, proprio per i condizionamenti rilevati. Attualmente sul territorio comunale, oltre alla tenenza della Guardia di finanza e a due stazioni dell’Arma dei carabinieri, ha sede uno specifico, dedicato, reparto territoriale dell’Arma dei carabinieri presso il quale, dal 7 febbraio scorso, sono state impiegate ulteriori 15 unità di cui 6 destinate proprio ad Aprilia. Credo che un ulteriore importante segnale di attenzione del Governo sia rappresentato dall’istituzione - concretizzatasi proprio l’altro ieri - di un nuovo commissariato della Polizia di Stato ad Aprilia che, attualmente, può già contare su 30 unità e, a breve, ne verranno inviate ulteriori 6. La scelta che abbiamo effettuato è stata quella di creare un presidio territoriale unico, che comprenda sia il nuovo commissariato della Polizia di Stato, sia il distaccamento della Polizia stradale già insistente sul territorio comunale, nell’ottica proprio di una migliore distribuzione di uomini e di mezzi”.
Francesca Cavallin
Custodia cautelare
La scorsa notte, i Carabinieri della Stazione di Aprilia (LT) hanno tratto in arresto un uomo di 45 anni del luogo, già noto alle forze di polizia, in esecuzione della misura della custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Tribunale Ordinario di Latina, in aggravamento della meno afflittiva misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico a cui l’uomo era sottoposto, dal settembre 2024, per il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle molteplici violazioni delle prescrizioni impostegli che sono state puntualmente documentate dal reparto operante. Inizialmente, l’uomo, dopo essere stato querelato dalla ex compagna, dal settembre 2024, era sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa, per poi essere sottoposto agli arresti domiciliari dal febbraio 2025, avendo, anche in quel periodo, violato reiteratamente le prescrizioni decretate dall’Autorità giudiziaria.
Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Latina, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.
Legione Carabinieri Lazio
Comando Provi. di Latina