Valentina Tartaglia denuncia la gestione amministrativa approssimativa della cosa pubblica in tutto il Comune di Aprilia
Sprechi energetici e disservizi nell’illuminazione
Ad Aprilia, il paradosso è evidente: in alcune zone la pubblica illuminazione resta accesa anche durante il giorno, mentre in altre aree – comprese vie centrali e spazi ad alta frequentazione – i lampioni restano spenti per notti intere. Un cortocircuito gestionale che pone serie domande sulla capacità dell’amministrazione di garantire servizi essenziali in modo efficace, equo e sostenibile.
Nel quartiere Toscanini, ad esempio, l’illuminazione pubblica continua a rimanere accesa anche in pieno giorno, segnalando una disfunzione ormai cronicizzata. Contemporaneamente, strade e piazze centrali, percorse quotidianamente da famiglie, studenti e lavoratori, restano per lunghi periodi al buio.
Piazza Roma, simbolo della città, è rimasta recentemente senza luce per settimane, con impatti evidenti sulla sicurezza urbana, la qualità della vita e il decoro cittadino. Le segnalazioni raccolte nel corso del 2025 testimoniano l’estensione e la ripetitività del fenomeno.
A ciò si aggiunge la mancata manutenzione dell’infrastruttura fisica: in via Siracusa e in altre zone periferiche si registrano lampioni danneggiati, piegati o lasciati in stato di evidente degrado, senza alcun intervento risolutivo da parte del gestore. Una situazione che non rappresenta l’eccezione ma, purtroppo, la norma.
L’assenza di un sistema di monitoraggio automatico e di manutenzione preventiva affonda le radici nel modello gestionale attualmente adottato. Gli interventi avvengono solo su segnalazione dei cittadini, in assenza di controlli sistematici. Un modello reattivo e inefficiente, che trasferisce sui residenti l’onere della sorveglianza e della cura del territorio.
Durante delle semplici piogge ad esempio, sono stati denunciati blackout notturni in diverse vie del centro cittadino, senza che l’amministrazione fornisse soluzioni tempestive o strutturali. Altre segnalazioni analoghe risalgono ai disservizi in via Meucci, già oggetto di proteste e lamentele in passato, rimaste per giorni senza risposte operative.
Vale la pena ricordare che proprio in via Meucci è situato il Parco Manaresi, noto per essere stato più volte segnalato come luogo di malfrequentazione e attività di spaccio. Lasciare un’area del genere completamente al buio può davvero considerarsi una scelta accettabile sul piano della sicurezza urbana?
Emblematico il caso del Parco Falcone e Borsellino, dove un lampione di grandi dimensioni è rimasto acceso 24 ore su 24 per oltre due anni. La giustificazione ufficiale? “Abbiamo perso il telecomando”. Una risposta che evidenzia la mancanza di monitoraggio, responsabilità operativa e attenzione ai costi pubblici.
In un momento in cui efficienza energetica e sostenibilità ambientale sono priorità dichiarate a ogni livello istituzionale, la situazione di Aprilia mostra un preoccupante scollamento tra i principi annunciati e la gestione amministrativa concreta.
La questione non è solo tecnica. È politica.
Come cittadini chiediamo dunque e con chiarezza:
• Qual è il costo stimato per la collettività di anni di sprechi energetici e di mancata manutenzione degli impianti?
• Perché persistono anomalie come l’illuminazione accesa di giorno in alcune aree e, contemporaneamente, l’oscurità in altre?
• Quali sono i reali strumenti di monitoraggio, pianificazione e intervento previsti dal contratto in essere con il gestore?
• Esiste un piano di revisione o ammodernamento dell’intera rete di pubblica illuminazione? Se sì, con quali risorse e tempistiche?
Aprilia non può più tollerare una gestione approssimativa della cosa pubblica. La sicurezza urbana, il rispetto ambientale e la corretta gestione delle risorse collettive devono tornare a essere priorità reali. È il momento di agire con trasparenza, efficacia e responsabilità!
Tartaglia Valentina
Associazione Sunflower Project MICI e Stomia ETS