Incontro positivo per studiare il passaggio dei servizi di Asam
Ipotesi Progetto Ambiente
Multiservizi e Progetto Ambiente, due vasi comunicanti: con la Commissione Straordinaria che guida il Comune di Aprilia, riprende piede l’ipotesi di mantenere il servizio parcheggi e gli ausiliari del traffico, spostandoli però da Asam a Progetto Ambiente. È quanto emerso nei giorni scorsi, a seguito dell’incontro tra le commissarie Enza Caporale e Rita Guida, i dirigenti del Comune di Aprilia, il collegio di liquidatori di Asam e i rappresentanti sindacali della Fp Cisl, utile a valutare il futuro della municipalizzata in liquidazione dal 2017 a seguito della delibera approvata dal Consiglio comunale. Durante il confronto è emerso che la possibilità di esternalizzare i parcheggi, affidandoli a una ditta esterna, verrà ripresa solo dopo aver portato a termine uno studio di fattibilità e valutato i costi, mentre l’altra ipotesi è quella di trasferire il sevizio alla Progetto Ambiente. Un’ipotesi che ha soddisfatto il sindacato, che negli anni scorsi ha più volte chiesto l’applicazione della delibera del 2017 che prevede - prima di eventuali privatizzazioni - la possibilità di cedere servizi e forza lavoro alla Progetto Ambiente. Come già accaduto negli anni passati con la gestione del cimitero e del verde pubblico. Questo non significa che sicuramente i dipendenti dell’Aprilia Multiservizi passeranno alla società di igiene urbana, prima bisognerà aspettare i risultati dello studio di fattibilità ma già questa novità porterà maggiore tranquillità tra i lavoratori coinvolti, da sempre contrari a passare con una società privata.
“L’incontro con il Comune e l’Asam ha incarnato esattamente quello che chiedevamo da tempo: un tavolo permanente per affrontare il futuro dell’azienda. Abbiamo incontrato - spiega il segretario provinciale della Fp Cisl, Raffaele Paciocca - disponibilità all’insegna della parola d’ordine di tutela dell’occupazione, pur con uno sguardo attento ai costi. Siamo al fianco della Commissarie per la tutela della legalità e per contrastare ogni fenomeno criminoso. Sul tema specifico delle esternalizzazioni esprimiamo soddisfazione per il tentativo di informatizzare il sistema intero dei parcheggi, perché il territorio appartiene ai cittadini e concedere lo spazio pubblico a imprenditori esterni può esporre ai rischi di infiltrazione o creare un ingiusto arricchimento per il privato. Siamo solidali e partecipi dell’enorme lavoro che dovranno fare le Commissarie straordinarie e comprendiamo anche le difficoltà di azione con un bilancio eroso da gestioni amministrative non oculate del passato, tuttavia all’altare degli equilibri di bilancio non vogliamo sacrifici dei posti di lavoro. Ci è stata accordata una cadenza di incontri mensile che salutiamo con soddisfazione, essendo una nostra specifica richiesta. Ciò rappresenta un’opportunità sul futuro dell’Asam e sulle sue interrelazioni con la Progetto Ambiente per eventuali servizi da trasferire al termine dello studio di fattibilità”.
Francesca Cavallin
La Corte di Cassazione ha scritto la parola fine al contenzioso Comune-Flavia 82
Nuova sconfitta per il Comune
L’infinito contenzioso tra il Comune di Aprilia e la Flavia 82, colleziona una nuova sconfitta per l’ente di piazza Roma, condannato anche a pagare 15 mila euro di spese processuali. Con l’ordinanza del 25 luglio scorso, la seconda sezione civile della Corte di Cassazione ha infatti bocciato il ricorso promosso dal Comune di Aprilia nei confronti di Sarda Leading Spa - proprietaria di una parte degli immobili di via Inghilterra, tornati nelle disponibilità del Comune di Aprilia - e della società cooperativa in liquidazione Flavia 82. L’ente infatti aveva tentato di impugnare il giudizio sfavorevole della sentenza depositata il 29 novembre 2022 dalla Corte di Appello di Roma, che non riconosceva al Comune di Aprilia la possibilità di annullare l’atto di vendita del 22 Aprile 2005, con cui Flavia 82 aveva alienato a Sardaleasing gli immobili realizzati da Flavia 82 nel comparto in forza della convenzione urbanistica stipulata il 15 gennaio 1990 e finalizzata alla realizzazione di un programma edilizio destinato a residenza privata, edifici commerciali e servizi pubblici. Il Comune nel 2007 agí in giudizio nei confronti di SardaLeasing e Flavia 82, ritenendo che Flavia 82, con la vendita degli immobile antecedente al completamento del programma edilizio, avesse agito in violazione della convenzione. L’ente negli anni e a dispetto dell’avvicendarsi di diverse amministrazioni, ha continuato a sostenere la stessa linea - salvo poi essere stato costretto a trovare un accordo transattivo con Flavia 82 dopo la condanna al risarcimento. Tuttavia, anche rispetto ai vincoli contrattuali, la domanda del Comune di Aprilia è stata rigettata in primo e in secondo grado, con motivazioni ora confermate anche dalla Corte di Cassazione.
“Il motivo - spiegano i giudici - non merita accoglimento. Quanto ai commi 8 e 13 dell’articolo 35 della legge 865 del 1971, prevedendo come sanzioni la decadenza del concessionario e l’estinzione del diritto di superficie, oltre la risoluzione dell’atto di cessione dell’area tra comune e concessionario, queste spiegano interamente i loro effetti sul piano dell’inadempimento e delle responsabilità del concessionario, senza intervenire nella sfera giuridica di terzi, cioè sugli atti dispositivi posti in essere dal concessionario”.
In altre parole, se anche l’inadempienza avesse prodotto effetti sulla convenzione tra Comune e Flavia 82 - argomento di diversi giudizi - non avrebbe comunque potuto intaccare l’alienazione degli immobili a favorire di Sardaleasing. Un argomento sul quale, dopo quasi 20 anni ora la Corte di Cassazione ha scritto la parola fine.
Francesca Cavallin