Il Comitato apriliano apre le porte a nuovi volontari temporanei per le festività
Natale solidale con la CRI
Quest’anno, in occasione delle festività natalizie, il Comitato di Croce Rossa Italiana di Aprilia apre le porte a nuovi volontari temporanei, nell’ambito del progetto “Natale Solidale con la CRI”.
L’iniziativa prevede attività di confezionamento pacchi regalo nei centri commerciali della città, con l’obiettivo di sostenere la raccolta fondi locale e sensibilizzare la comunità sull’importanza del dono e della solidarietà.
Il periodo di attività andrà dal 20 novembre al 31 dicembre, con turni flessibili: ogni volontario potrà scegliere liberamente quanto tempo dedicare, secondo le proprie disponibilità. Prima dell’inizio dell’attività, è previsto un breve momento formativo.
I volontari saranno coperti da assicurazione, affiancati da operatori esperti e riceveranno un attestato finale. Unico requisito richiesto: essere maggiorenni. Un’occasione concreta per mettersi in gioco, vivere da vicino l’impegno della Croce Rossa e fare la differenza nel proprio territorio.
“Per Natale, regala il tuo tempo: è il dono più prezioso che puoi fare”. Per aderire è possibile scrivere a aprilia@cri.it entro il 20 novembre. Continua intanto l’impegno della Croce Rossa Italiana - Comitato di Aprilia per rendere le scuole primarie d’infanzia più sicure per la salute dei bambini: sapere cosa fare nei casi di ostruzione delle vie aeree superiori o nel caso di arresto cardiaco è fondamentale per garantire un soccorso efficace e una maggiore chance di sopravvivenza.
“Dopo aver formato per anni il personale delle strutture private, il nostro Comitato, spiegano i volontari, grazie ad un progetto nato in collaborazione con il Comune di Aprilia ed il Distretto Sanitario LT-1, ha iniziato la formazione anche del personale docente appartenente alle strutture pubbliche: ad oggi venti insegnanti afferenti a tutti i plessi scolastici presenti nel territorio Comunale sanno come disostruire un bambino e sanno eseguire un massaggio cardiaco di qualità.
L’Associazione ringrazia quanti hanno partecipato, a vario titolo, nella realizzazione di questa importante iniziativa e coglie l’occasione per ricordare che ciascuno di noi, attraverso la conoscenza di pochi ma importanti gesti, può fare davvero la differenza nel salvare una vita”.
P.N.
L’odissea degli abitanti del quartiere La Gogna
Fogne infinite
Ad inizio agosto, rispondendo alle nostre sollecitazioni, venivamo informati dal Dirigente dei Lavori pubblici che si era in procinto di fissare un incontro con Acqua Latina per passarle la gestione degli ultimi tratti di rete fognariada tempo realizzati, una operazione che avrebbe consentito di dare “l’autorizzazione allo scarico in fogna”. anche a circa un terzo degli abitanti ancora privi da questa possibilità. In quella occasione, dato il periodo feriale nel quale ci trovavamo, lo stesso Dirigente ipotizzava anche di compiere l’atto con il sistema della firma elettronica qualificata (FEQ).
Informazioni assolutamente prive di credibilità. Infatti, apprendevamo poi da altre fonti, che c’era ancora da compiere due atti: uno, la “chiusura lavori” da parte del geometra dell’Assessorato LL. PP. Responsabile Unico del Progetto (RUP), l’altro, “il collaudo amministrativo” da parte del “collaudatore” (perché ci sarebbe un collaudatore dell’intero progetto della rete fognaria della borgata), che farà un altro atto chiamato “collaudo amministrativo” e con questi atti procedere al passaggio di gestione della rete fognaria a Acqua Latina. C’era però un problema: la “chiusura lavori” era di competenza del RUP, il quale verso la fine dell’anno scorso, si è dimesso dal Comune per essere assunto dalla Provincia, che l’ha poi messo a disposizione del Comune, sembra anche per gestire questa pratica. Un incarico però a mezzo servizio, che non garantisce la continuità necessaria se si vuole finalmente concludere questa vicenda e nell’informazione ricevuta, si lamentava che i tempi previsti per svolgere quel compito non erano già stati rispettati. A distanza di due settimane non ricevendo altre notizie siamo tornati a rivolgerci al Dirigente dei Lavori Pubblici che, alle nostre proteste ha risposto che il problema dei ritardi dipende dal fatto che Acqua Latina chiede sempre nuove documentazioni. Vorremmo sapere se si tratta di quelle di cui abbiamo sopra dato notizia o altre, ma ormai da molto tempo non riusciamo più a avere contatti con il Dirigente.
Ciò che al momento sappiamo è che il lavoro a mezzo servizio non ha funzionato, non ci risulta che il documento “fine lavori” sia stato fino a questo momento prodotto. E tutto questo è casuale? Aspettiamo che qualcuno risponda alle nostre domande.
Silvano De Paolis