Approvata un anno fa dal Consiglio comunale ma ancora non esiste
Consulta per la legalità
Al convegno sulla “Consulta per la Legalità” tenutasi il 10 luglio al Selva dei Pini era presente anche il consigliere comunale del Pd Alessio Caporaletti che, pur non condividendo il modo di operare dell’amministrazione, ha voluto essere presente perché presidente della Commissione Controllo e Garanzia del comune di Pomezia.
“Entrando nel merito del convegno del 10 Luglio scorso, - ha dichiarato Caporaletti - penso che la difesa della legalità non possa avere un colore politico .
Anche in qualità di presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pomezia ho ritenuto fosse doveroso partecipare ad un evento come questo.
Come cittadino, ancor prima che come consigliere comunale, credo che solo un dialogo costante, tra tutte le forze politiche e le varie anime della società, possa costituire la base di quel sistema immunitario necessario a difendersi da tutto ciò che può minare la legalità.
In quest’ottica, riconosco al consigliere Marco Polidori, che ringrazio, l’apertura alla ricezione delle modifiche eventualmente proposte dalle altre forze sociali, politiche e istituzionali, alla bozza di regolamento della consulta.
In questa fase, a fronte delle diverse operazioni anticrimine sul territorio, dobbiamo però pensare ad operare sinergicamente rispetto a problemi che non guardano in faccia nessuno.
Sul metodo, resto convinto che la maggioranza avrebbe potuto e dovuto gestire diversamente, coinvolgendo le forze politiche di minoranza che da inizio consigliatura chiedono una commissione/consulta antimafia.
Questo avrebbe sicuramente fatto sì di avere al convegno anche la loro presenza. Auspico che la maggioranza apra un tavolo con tutte le forze politiche e con tutte le rappresentanze sociali della città sulla stesura del regolamento ,e che tutti gli attori coinvolti diano il proprio contributo”.
T.S.
“Accolgo con piacere le parole del presidente della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pomezia, Alessio Caporaletti, esponente del Pd circa l’istituzione della Consulta della Legalità che abbiamo presentato in incontro pubblico con istituzioni e cittadini, la scorsa settimana.
Apprezzo che il Presidente Caporaletti abbia partecipato alla presentazione al documento di sintesi e, a prescindere dai punti di vista sull’iter di questo documento, noto con piacere che il presidente ha compreso come ci sia da parte di questa amministrazione la volontà di condivisione e partecipazione su questo strumento importante per tutta la città.
Per questo, mi impegno, nei prossimi giorni a contattare il Presidente per un incontro costruttivo, assieme al Consigliere Polidori, per accogliere il contributo che vorrà darci al documento finale della Consulta, perché possa essere il più possibile condiviso, efficace e partecipato”.
In una nota, il Sindaco di Pomezia – Veronica Felici – fa seguito alle dichiarazioni del Presidente Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pomezia, Alessio Caporaletti sull’evento “Presentazione Consulta della Legalità”, organizzato dal Comune di Pomezia, lo scorso 10 luglio presso l’Aula Magna di Selva dei Pini.
Ufficio Stampa
Comune di Pomezia
Al convegno sulla “Consulta per la Legalità” organizzato dalla maggioranza di centro destra, tenutasi il 10 luglio al Selva dei Pini, non ha partecipato il M5S di Pomezia.
Ma ecco il comunicato che spiega il motivo dell’assenza: “Anche se invitati (come semplici uditori) non intendiamo partecipare ad un evento farsa, che sulla carta ha lo scopo di presentare la consulta per la legalità ma che ha più il sapore della passerella politica per i partiti di maggioranza.
Non parteciperemo ad un evento per presentare qualcosa che ancora non esiste e che non è nemmeno iniziativa di questa amministrazione, ma un compromesso con le opposizioni che sin dal primo giorno chiedono una commissione antimafia!
Ci troverete sicuramente pronti al dialogo e al lavoro di commissione necessario per il vero avvio della consulta quando e se questa amministrazione ne dimostrerà la vera volontà oltre gli eventi autoreferenziali, lo vedremo nella commissione del 18, convocata solo dopo aver organizzato e pubblicizzato l’evento”.
T.R.
Un cittadino che ha manifestato pacificamente il 10 luglio davanti all’ingresso dove si è svolta, da parte dell’amministrazione, la presentazionedella “Consulta per la Legalità” ci ha inviato la seguente comunicazione: “Il 10 luglio l’Amministrazione Comunale di Pomezia, alla presenza della Sindaca Felici e di membri del Governo e del Parlamento, ha voluto presentare alla cittadinanza la Consulta della legalità, uno strumento che di fatto ancora non esiste! Approvata dal Consiglio Comunale ormai un anno fa, non sono mai stati effettivamente avviati i lavori per costituirla. All’ingresso dell’Aula Magna, del complesso di Selva dei Pini, dove si svolgeva la presentazione della consulta fantasma un gruppo di manifestanti ha accolto i partecipanti con cartelli per chiedere non una passerella in merito al tema della legalità ma l’istituzione di una vera e propria Commissione antimafia comunale. In un territorio dove le amministrazioni vengono sciolte per mafia (vedi il Consiglio Comunale di Anzio, di Nettuno e ultimo quello di Aprilia) e in una città, Pomezia, dove, non più di qualche settimana fa, la DIA ha effettuato nove arresti per reati gravi, il tema della legalità non può essere solo sbandierato ma affrontato con estrema serietà e rigore. Ci auguriamo che l’Amministrazione voglia procedere in questa direzione”. T.R.
Per sostenere le attività produttive del nostro territorio
Sportello anticrisi
Uno Sportello Anticrisi per Pomezia: una proposta concreta per sostenere le attività produttive del nostro territorio. Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di mercoledì 16 luglio ho voluto portare all’attenzione dell’amministrazione una proposta semplice ma fondamentale: l’istituzione di uno Sportello Anticrisi a Pomezia.Un presidio di prossimità che potrebbe diventare un punto di riferimento per tutte le attività produttive del territorio, in particolare per quelle che stanno affrontando momenti di difficoltà economica legati al sovraindebitamento. Chi lavora, chi crea impresa, chi dà occupazione non può essere lasciato solo.
Lo Sportello Anticrisi servirebbe proprio a questo: a prevenire le chiusure, a evitare che intere famiglie finiscano travolte da situazioni debitorie insostenibili, e soprattutto a impedire che chi è in difficoltà cada preda di circuiti di illegalità e usura. Una realtà purtroppo concreta, che non possiamo ignorare. Abbiamo sotto gli occhi esempi drammatici, come la crisi che ha colpito un marchio storico del nostro territorio come Crik Crok. Eppure, da oltre un mese dalle dimissioni dell’assessore competente, questo settore così importante per la città è rimasto privo di una guida politica. Nessuno ha preso il testimone, nessuno ha raccolto il grido d’allarme delle imprese e dei lavoratori. La mia mozione ha avuto il merito di riportare il tema in Aula. La maggioranza, forse in difficoltà di fronte alla fondatezza e all’urgenza della proposta, non ha avuto il coraggio di bocciarla apertamente. Ha scelto invece di chiedere il ritiro della mozione, promettendo di affrontare l’argomento in Commissione. Ma quale Commissione? Quella al Commercio e alle Attività Produttive che in due anni di amministrazione Felici non si è mai riunita? È davvero paradossale che in una città come Pomezia, dove il tessuto imprenditoriale è parte essenziale dell’identità economica e sociale, la politica abbia voltato le spalle così a lungo a chi produce, investe e crea lavoro. Ora la palla è nel campo della maggioranza. Noi, con senso di responsabilità, abbiamo lanciato un segnale e fatto una proposta concreta. Speriamo di essere riusciti a pungolarli, a svegliarli, a costringerli finalmente a occuparsi di un settore cruciale per la tenuta economica e sociale della città. Perché l’economia locale si sostiene con azioni vere, non con le dichiarazioni di principio. E se fino ad oggi questa amministrazione si è occupata quasi esclusivamente di urbanistica, è arrivato il momento di dimostrare che Pomezia non può crescere se non riparte anche dal lavoro, dal commercio, dalle imprese. Noi ci siamo. E continueremo a fare la nostra parte.
Rosaria del Buono
consigliere comunale del Pd