Applicate tutte le norme per prevenire ed evitare il contagio da Coronavirus
Centro Sedici Pini sicuro
Il Centro Commerciale Sedici Pini di Pomezia a pieno titolo si può fregiare del marchio di “Centro Sicuro”. Questo permette di poter frequentare il Centro Commerciale e fare shopping in perfetta sicurezza e tranquillità in un luogo dove sono state approntate tutte le misure per evitare il contagio.
Ma ecco le efficaci misure vigenti nel Centro: all’entrata esterna del Centro vi è un punto di rilevazione della temperatura con divieto di accesso al Centro se superiore a 37,5° C. Vi è il divieto di assembramento. Obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro. Obbligo di indossare la mascherina. In ascensore ingresso consentito a max due persone. La possibilità di igienizzare le mani con frequenza e prima di entrare nei negozi.
Sulle scale mobili mantenere la distanza di almeno 1M/P. In caso di alto afflusso attendere il proprio turno per entrare nei negozi. Rispettare i divieti di seduta laddove indicati. Rispettare il numero massimo di persone per tavolo nell’area tavoli.
Quindi misure efficaci in un Centro costantemente sanificato e già di per se ibrido, con un ampio giardino pensile che rende la struttura ariosa e continuamente a contatto con l’esterno.
Una struttura che anche in questo periodo ha effettuato un accurato restyling e così anche le attività commerciali cosi che il Centro ha messo ancora di più in risalto le sue qualità di luogo sicuro ed accogliente.
T.R.
Da oltre due anni è chiuso e deve essere riparato
Balconcino puntellato
Il 25 aprile è stato l’83 anniversario della fondazione della Città di Pomezia. Una ricorrenza che vede il balconcino del palazzo comunale di piazza Indipendenza, attualmente sede della polizia municipale, da oltre due anni puntellato.
Infatti è dal febbraio del 2019 che per motivi precauzionali è stato puntellato, poi dopo una interrogazione del consigliere comunale Saverio Pagliuso scoprimmo che l’amministrazione per ripararlo era in attesa dell’intervento della Sovrintendenza alle Belle Arti.
Successivamente vi sono state varie sollecitazioni tra cui anche una di Forza Italia locale. Ma tutto tace. Nelle società civili si cerca prima di tutto di conservare adeguatamente i propri monumenti e poi si pensa a pitturare muri e quant’altro.
Ma ecco due notizie sulla cosiddetta “Casa del Fascio”.
La palazzina, quando fu inaugurata la città, era la sede del Partito Nazionale Fascista, infatti sulla facciata del balconcino vi era scritto “PNF Fascio di Combattimento Arnaldo Mussolini”. La sede era intitolata ad Arnaldo, fratello minore del Duce, deceduto nel 1931. Fu subito chiamata “casa del fascio” anche per i due grandi fasci littori che ancora sono visibili ai lati dell’entrata. Inoltre sotto il balconcino vi era la scritta, ancora visibile “A XVII - E.F.”.
Il nuovo calendario dell’Era Fascista (abbr.: E.F.) fu introdotto dal regime, adottando come data di inizio quella della Marcia su Roma (28 ottobre 1922) e con una numerazione romana. L’anno I dell’E.F. andava dal 28 ottobre del 1922 al 27 ottobre del 1923. La nostra scritta “A XVII – E.F.”, era il periodo dal 28 ottobre 1938-al 27 ottobre 1939, quindi il palazzo è stato realizzato in questo arco di tempo. Ricordiamo che Pomezia è stata fondata il 25 aprile del 1938, e inaugurata il 29 ottobre 1939. Ne ho approfittato per fare qualche spiegazione che sta anche a sottolineare l’importanza storica di questo palazzo e del suo bellissimo balconcino che naturalmente va preservato. L’amministrazione comunale, già da tempo avrebbe dovuto avvertire i cittadini sul perché il balconcino non era stato ancora riparato. Ora, dopo due anni di puntellamento del balconcino, non credo ci fa una bella figura.
A.S.