Riconoscimento della Asl Rm 6 allo stimato medico psichiatra che ha guidato per tanti anni il Distretto Pomezia-Ardea
Intitolato ad Eduardo Ferri il Centro di Salute Mentale
Si è svolta il 12 aprile la cerimonia di intitolazione del Centro di Salute Mentale di Pomezia in località Macchiozza al dottor Eduardo Ferri, direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL6 scomparso lo scorso gennaio.
Il Covid ha sicuramente impedito la presenza dei tanti amici di Pomezia del dottor Eduardo Ferri. Io ero uno di questi, tra l’altro eravamo conterranei, lui della provincia di Avellino, io di Salerno, equando anni fa ci siamo conosciuti abbiamo subito familiarizzato.
Nel 2018 abbiamo come Pontino premiato il dottor Ferri come uno dei personaggi dell’anno con la seguente motivazione:
“Ha lavorato intensamente ed in modo proficuo per assicurare nella nostra città in un settore delicatissimo, un servizio sanitario di qualità. Quest’anno grazie al suo impegno è stato inaugurato in via del Mare, località Macchiozza un modernissimo centro di salute mentale a coronamento di un lavoro ultradecennale al servizio dei pazienti di Pomezia ed Ardea e punto di riferimento delle loro famiglie”.
Era una delle sue tante battaglie vinte dal dottor Ferri che noi del Pontino come sempre avevamo sostenuto.
Ricordo che l’articolo del premio uscì sul numero dei primi di Gennaio 2019 . Subito dopo mi arrivò una telefonata, era il dottor Ferri che si trovava per le festività natalizie nel paese natale di Calitri e gli erano arrivate telefonate di amici e dipendenti che, letto il Pontino, si complimentavano con lui per il riconoscimento ricevuto.
Mi disse ”Ma che mi avete combinato tu e Angelo?” Scherzando, conoscendo le sue simpatie politiche, gli risposi: “Certo dottore sarebbe stato meglio il premio Lenin, ma ti devi accontentare di quello molto più modesto del Pontino” Giù, tutti e due a ridere di gusto!
Quando è andato via da Pomezia, nel luglio del 2019, perché promosso a dirigere il dipartimento di Salute Mentale della Asl6, come sempre ha voluto servirsi del nostro giornale per salutare la città che riteneva anche un po’ sua. Lasciava uno straordinario lavoro e tanti risultati e progetti in essere. Infatti oltre alla realizzazione della nuova sede, la costituzione dell’Associazione dei Familiari “Insieme oggi per il futuro” e con essa i progetti “Abitare in Autonomia” e “Sostegno alla Mobilità” e poi il progetto “Il Masso” con Ippoterapia, Onoterapia, Fattoria sociale, Agricoltura sociale, Apicoltura.
Ricordo che fummo soprattutto noi del Pontino e i pazienti e i loro familiari a ringraziarlo per il lavoro svolto.
Ora un giusto riconoscimento gli è arrivato dai suoi colleghi della Asl6 che hanno voluto intitolargli la sede della Macchiozza ed anche la presenza delle autorità locali è servita a testimoniare la riconoscenza di Pomezia ed Ardea per il lavoro svolto.
Me lo immagino come sempre elegante, con l’impeccabile farfallino ad ascoltare sornione tutti quei complimenti. Gli avevo promesso che un giorno d’estate quando ero a Salerno, sarei andato a trovarlo a Calitri per bere insieme un bicchiere di vino, il portentoso Fiano. Poi l’infame mostro ha colpito anche lui. Chapeau dottore Eduardo!
Ma ecco il comunicato dell’amministrazione di Pomezia sulla cerimonia del 12 aprile: Presenti alla cerimonia del 12 aprile il direttore generale della Asl Rm6 Narciso Mostarda, gli assessori regionali alla sanità Alessio D’Amato, al turismo ed enti locali Valentina Corrado, il sindaco Adriano Zuccalà e l’assessora Miriam Delvecchio, il sindaco di Ardea Mario Savarese e l’assessore Morris Orakian.
“Il dottor Ferri – ha ricordato il Sindaco Zuccalà durante la cerimonia – era un uomo dedito al lavoro, sempre in prima linea per la cura e la tutela dei propri pazienti. È grazie alla sua sensibilità e perseveranza, in collaborazione con diverse realtà sociali, che hanno preso vita diversi progetti importanti di inclusione sociale. Penso ad esempio all’inaugurazione del Centro di Salute Mentale: una struttura nata per migliorare l’assistenza psichiatrica territoriale in termini di accessibilità, razionalizzazione e valorizzazione degli spazi. Un servizio che potremmo definire all’avanguardia, pronto a rispondere alle esigenze del nostro territorio”.
“Un uomo versatile, che viveva la professione come una vera e propria mission – ha aggiunto l’assessora Miriam Delvecchio –. La sua disponibilità e la sua dedizione verso i pazienti non conoscevano orari o festività. Lui era sempre presente, pronto a intercettare i bisogni di chi aveva di fronte e tradurli in azioni concrete. Teneva tanto all’autonomia e al miglioramento della qualità di vita dei suoi pazienti affinché potessero vivere la malattia in un modo sostenibile e non come una condanna immodificabile”.
“La cerimonia è stata l’occasione per ricordare un professionista amato e stimato da tutti, combattivo e sempre in prima linea per la difesa dei diritti e dei servizi per i suoi pazienti – ha evidenziato l’assessora regionale Corrado –. Ho toccato con mano lo straordinario lavoro che il dottor Ferri è riuscito a compiere in questo Centro, un’eccellenza per tutto il territorio dell’Asl Roma 6, che da oggi porterà il suo nome e sono certa che resterà indelebile il suo ricordo ed i suoi insegnamenti nei collaboratori, in tutto il personale e nei pazienti. Oggi più che mai, che combattiamo quotidianamente contro il Coronavirus per salvare più vite possibili, diventa ancora più importante investire in servizi di prossimità e centri di eccellenza come questo di Pomezia, dando risposte concrete ai cittadini senza mai far mancare la presenza e vicinanza delle Istituzioni e dello Stato. La salute è un diritto imprescindibile di ogni essere umano, proprio come il benessere psico-fisico, e non dobbiamo dimenticarlo mai”.
Antonio Sessa